PRP: soluzione rigenerativa per lesioni e traumi a tendini e muscoli

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PRP sta per Platelet-Rich Plasma ovvero plasma ricco di fattori di crescita che si trovano nel sangue di ciascun individuo e sono in grado di promuovere la rigenerazione tissutale quando infiltrati secondo le corrette procedure e indicazioni.

I fattori di crescita sono speciali proteine che si attivano, insieme alle piastrine e ad altri composti quali citochine, chemochine, ioni calcio, istamina, serotonina e dopamina, che sono variamente coinvolte nel modulare e stimolare la proliferazione e la maturazione cellulare, oltre alla rigenerazione tissutale.

Il trattamento con PRP si avvale di una procedura definita autologa, ovvero i fattori di crescita necessari a stimolare la rigenerazione tissutale vengono prelevati dal sangue del paziente stesso cui poi vengono infiltrati.

E’ sufficiente una modesta quantità di sangue prelevato con un comune prelievo venoso e, attraverso un’apposita apparecchiatura, processato e centrifugato al fine di separare la parte “rossa” con gli eritrociti, dal plasma, la parte “bianco-gialla” che contiene le piastrine e i fattori di crescita. Una volta isolati e concentrati, i fattori di crescita sono pronti per essere infiltrati nella zona da trattare.

PRP: come e quando si usa, vantaggi e sicurezza

Le infiltrazioni di PRP fanno parte delle proposte rigenerative della terapia biologica in ortopedia.

Il trattamento è ambulatoriale e non necessita nè di particolare preparazione nè di ricovero. Il prelievo si effettua poco prima dell’infiltrazione, non è necessario il digiuno, e dopo centrifugazione del sangue e separazione della componente ricca di piastrine da quella ricca di emazie (i globuli rossi), il PRP è pronto. In base alle caratteristiche del paziente e alla patologia da trattare, possono essere necessarie più infiltrazioni a distanza di 1-2 settimane.

Oltre ai casi di lesioni muscolari e tendinee, il trattamento con PRP ha dimostrato di essere efficace anche nei casi di:

  1. artrosi, specie a ginocchio e anca, nelle fasi iniziali della malattia
  2. meniscopatie
  3. lesioni traumatiche di legamenti
  4. tendinopatie croniche
  5. infiammazione (tendinite) del tendine d’Achelle o del rotuleo, epicondilite
  6. come coadiuvante negli interventi di artroplastica (protesi), al fine di stimolare il processo di guarigione dei tessuti
  7. utilizzo di sangue autologo, ovvero proveniente dal paziente stesso
  8. privo di controindicazioni perchè il PRP è materiale autologo
  9. favorisce il processo di guarigione senza effetti collaterali

Pertanto, chiunque può sottoporsi alle infiltrazioni di PRP, previa indicazione dello specialista.

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