Gli sbalzi pressori dovuti alle temperature elevate sono frequenti in questo periodo dell’anno. Se si soffre di pressione alta (o troppo bassa) è bene sapere come comportarsi quando le temperature esterne sono molto elevate, in modo da minimizzare i fastidi e gli eventuali rischi per la salute. Vediamo insieme.
Che cos’è la pressione arteriosa?
Ne sentiamo parlare molto spesso, ma sappiamo con precisione che cos’è la pressione arteriosa? Quando parliamo di pressione arteriosa ci riferiamo alla forza (la pressione appunto) con il cui sangue spinge sulle pareti delle arterie mentre circola nel corpo. Si misura nelle due fasi dell’attività cardiaca: nel momento in cui il cuore si contrae e pompa il sangue (sistolica) e nel momento in cui il muscolo cardiaco si rilassa cioè tra una contrazione e l’altra (diastolica).
La pressione sanguigna si misura in millimetri di mercurio (mmHg) tramite un apparecchio chiamato sfigmomanometro che può essere manuale o elettronico. Per sapere quale siano i valori ideali per ciascuna persona è necessario considerare diversi fattori (in particolare l’età), ma esistono valori che possono essere considerati un buon riferimento per tutti. La pressione arteriosa considerata ottimale si aggira intorno ai 120/80 mmHg. Si parla di pressione bassa (ipotensione) quando questi valori sono 90/60 mmHg o inferiori mentre la pressione è considerata alta (ipertensione) quando i valori sono stabilmente superiori a 140/90 mmHg.
Come influisce la temperatura esterna?
Il caldo può influenzare la pressione arteriosa causandone l’abbassamento. Le cause principali sono due:
- la vasodilatazione indotta dal calore facilita il flusso sanguigno e ne riduce la pressione sulle arterie;
- la perdita di liquidi dovuta all’eccessiva sudorazione porta disidratazione e perdita di sali minerali come potassio e magnesio che svolgono un’azione regolatrice sulla pressione sanguigna.
È giusto sottolineare che in rari casi, con il caldo alcune persone possono andare incontro a rialzi pressori le cui cause vanno indagate con l’aiuto del proprio medico di riferimento.
In genere l’organismo ha buone capacità di adattamento, ma quando gli sbalzi di temperatura sono molto repentini (come all’inizio della stagione calda), il corpo può risentirne notevolmente con sbalzi pressori anche molto evidenti. Ciò accade con più facilità negli anziani, i quali hanno una maggiore rigidità delle pareti delle arterie e assumono spesso farmaci che inducono l’abbassamento della pressione.
Cosa fare in caso di pressione bassa?
Stanchezza, debolezza muscolare, nausea, vertigini, sono tutti sintomi collegabili a una pressione troppo bassa. Si tratta di sintomi più comuni nella popolazione femminile in età fertile perché gli ormoni agiscono sui vasi sanguigni favorendone la dilatazione. In caso di ipotensione, nella stagione più calda può essere utile assumere integratori salini ed è fondamentale idratarsi in maniera adeguata (non meno di due litri di acqua al giorno). Nei momenti di “crisi” può essere utile mangiare della liquirizia o qualche granello di sale e sdraiarsi con le gambe sollevate magari da un cuscino. È altresì consigliabile svolgere regolarmente una moderata attività fisica, rinfrescarsi spesso e ridurre drasticamente se non eliminare del tutto il consumo di alcolici.
I farmaci vasocostrittori vanno utilizzati con molta cautela, sotto stretto controllo medico e solo in caso di ipotensione refrattaria ad altre terapie.
E quando è troppo alta?
Per chi soffre di ipertensione, durante la stagione estiva potrebbe essere necessario rivalutare, con l’aiuto del cardiologo o del proprio medico di medicina generale, le dosi dei farmaci che si assumono durante il resto dell’anno. È possibile infatti che l’effetto del calore, sommato a quello di farmaci antipertensivi e diuretici vada a causare un abbassamento eccessivo o sbalzi troppo repentini. Questa problematica è più frequente negli anziani che dovrebbero attenersi con particolare attenzione ad alcune norme di comportamento quali bere molta acqua, vestire leggero per facilitare la termoregolazione, non esporsi direttamente ai raggi solari, evitare di alzarsi troppo velocemente dalla posizione sdraiata, consumare abbondanti frutta e verdura di stagione e frutta secca e prediligere il pesce alla carne.
Per tutti coloro che soffrono di una pressione arteriosa non ottimale, durante la stagione calda è buona abitudine monitorare giornalmente i valori appuntandoli su un diario in modo da poter notare eventuali anomalie. Il medico di riferimento per questo tipo di problematiche è il cardiologo che è in grado di valutare gli eventuali rischi cardiovascolari correlati a valori di pressione non adeguati. Anche il medico di medicina generale può essere una figura di supporto, adeguata a valutare sintomi e valori pressori, modificando se e quando necessario le terapie farmacologiche.