Proteggersi dal sole, in vacanza senza rischi

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Il caldo, le giornate più lunghe, lo stare all’aria aperta sono tra gli aspetti più belli delle vacanze. I rischi correlati a intense e prolungate esposizioni solari rischiano però di creare danni, a breve e a lungo termine, che è bene non sottovalutare. E’ dunque necessario sapere come proteggersi dai raggi del sole in modo da poter godere appieno delle vacanze senza incorrere in rischi che sono del tutto evitabili se si sa come fare. Approfondiamo insieme.

I fototipi

Non tutte le pelli sono uguali. Per sapere come proteggersi è dunque indispensabile conoscere le caratteristiche della propria pelle in modo da preservarla dai danni nel miglior modo possibile. L’esposizione al sole può provocare scottature, ma anche danni a lungo termine come l’invecchiamento precoce della pelle e addirittura i tumori come il melanoma.

Per comodità, base alle caratteristiche di colorazione di pelle, occhi e capelli è stata fatta una classificazione che distingue sei diversi fototipi:

  • Tipo I: tende a scottarsi molto facilmente e non si abbronza. Ha capelli biondi o rossi, occhi chiari e in alcuni casi efelidi;
  • Tipo II: si abbronza poco e si scotta facilmente. Capelli chiari;
  • Tipo III: può scottarsi, ma di solito poi si abbronza;
  • Tipo IV: si abbronza facilmente e difficilmente si scotta. In genere ha capelli e occhi scuri;
  • Tipo V: ha la pelle scura anche senza esporsi al sole. Gli occhi e i capelli sono in genere marroni o neri;
  • Tipo VI: ha la pelle, gli occhi e i capelli molto scuri o quasi neri.

A seconda delle caratteristiche individuali, ciascuno deve proteggersi in maniera diversa dal sole. Attenzione: anche le pelli scure o molto scure hanno un grado di sensibilità al sole e possono subire danni anche gravi.

Le creme a protezione solare

Qualunque sia il fototipo, per tutti è indispensabile utilizzare creme con un fattore di protezione solare. Se è vero che la colorazione della pelle in un certo modo corrisponde alla sua capacità di auto proteggersi, è altrettanto vero che esposizioni prolungate e ripetute, ripetiamo ancora una volta, sono un rischio per tutti.

Secondo la Food and Drug Administration americana, il fattore di protezione non dovrebbe mai essere inferiore a 15, ma le ultime evidenze scientifiche indicano come fattori ottimali, specie se la pelle è chiara o molto chiara, quelli non inferiori a 30 o 50. Dopo le prime esposizioni al sole, il fattore di protezione può essere leggermente ridotto, ma questo non vale per i fototipi più sensibili.

Le creme solari possono avere due tipi di filtro solare: chimico o fisico. I filtri chimici contengono sostanze come l’oxybenzone o l’octinoxate in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette mentre quelli fisici agiscono come uno scudo in quanto contengono sostanze minerali che creano uno strato in grado di riflettere i raggi solari proteggendo la pelle. Questi ultimi sono consigliati per le pelli più sensibili come quelle dei bambini o per le epidermidi allergiche ai filtri chimici e hanno il piccolo svantaggio di rendere le creme meno fluide e quindi meno facili da spalmare e che possono lasciare sulla pelle dei residui bianchi.

Le creme solari andrebbero applicate almeno un quarto d’ora prima dell’esposizione al sole (ancora meglio mezz’ora) e vanno stese nuovamente ogni circa due ore oppure dopo bagni o sudorazioni intense, anche se waterproof. E’ bene assicurarsi sempre che la crema offra una protezione ad ampio spettro (che contenga cioè sia filtri anti UVA che anti UVB) e rispettare scrupolosamente la data di scadenza (sulle confezioni è indicato con chiarezza il periodo di tempo durante il quale è possibile utilizzare la crema dopo l’apertura che in genere varia tra i nove e i dodici mesi).

Altri tipi di protezione

Per proteggersi dal sole non ci sono solo le creme. Esistono infatti delle tipologie di abbigliamento studiate apposta per proteggere la pelle dall’aggressione dei raggi solari come ad esempio le magliette sportive pensate per attività come il surf o lo snorkelling che contengono filtri solari veri e propri. Anche i cappelli, meglio se a tesa larga, sono un buon alleato per riparare ulteriormente le zone più sensibili come la cute della testa, gli occhi, le orecchie, il viso e il collo.

Anche gli occhi vanno infatti protetti con grande attenzione: in commercio esistono lenti da sole con filtro UV che assicurano una protezione da almeno il 99% dei raggi solari. Meglio scegliere modelli con lenti grandi, perfette per riparare la pelle delicatissima del contorno occhi e parte del viso. Anche per chi utilizza lenti a contatto esistono in commercio tipologie con filtro anti UV, molto utili a chi svolge attività sportive all’aperto e che è sempre comunque consigliabile abbinare a un buon occhiale da sole, specie in caso di occhi chiari e sensibili.

Per qualsiasi dubbio o indicazione è consigliabile affidarsi sempre al proprio dermatologo di fiducia. 

Per approfondire ulteriormente leggi qui.

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